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L’I Ching

L’I Ching, ovvero il Libro dei Mutamenti, è un antico oracolo cinese che fornisce una chiave per penetrare i vari aspetti della nostra vita.

Nonostante le sue peculiarità divinatorie, infatti, non lo si consulta tanto per predire il futuro quanto per affrontare le situazioni, i problemi, ed effettuare le scelte giuste.

Nell’I Ching l’uomo non è spettatore passivo del suo destino perché può comprendere e trasformare gli eventi attraverso la saggezza della sua Divinità interiore, che si manifesta per mezzo dei responsi dell’oracolo.

Il Libro dei Mutamenti è uno strumento di interpretazione della realtà, fondata sui rapporti mutevoli fra le forze yin e yang all’interno dell’universo.

Da queste due forze, antitetiche e complementari, che rappresentano il maschile e il femminile, scaturiscono i 64 esagrammi che sono alla base dell’I Ching e che nascono dall’unione degli otto trigrammi fondamentali:

– il Creativo (il cielo), l’Eccitante (il tuono), l’Abissale (l’acqua), l’Arresto (il monte), che sono maschili, yang;

– il Ricettivo (la terra), il Mite (il vento), l’Aderente (il fuoco), il Sereno (il lago), che sono femminili, yin.

Dalla loro combinazione sorgono le risposte alle domande che noi, in momenti di dubbio e confusione, possiamo porre al nostro Essere intimo tramite questo oracolo.

A tal fine è necessario creare il giusto ambiente, silenzioso, appartato, nel quale concentrarsi sulla propria interiorità: una candela accesa attirerà quella luce di cui abbiamo bisogno; l’accensione di un incenso, una preghiera, richiameranno quell’aura spirituale che occorre per rivolgersi al divino.

A questo punto potremo effettuare il nostro quesito, con chiarezza, scrivendolo su un quaderno che dedicheremo alle consultazioni, con data, domande e risposte.

Gli strumenti che possiamo utilizzare sono due: 50 steli di millefoglie o 3 monete.

Il primo è senz’altro più esoterico mentre l’altro è più semplice, pertanto è quello che spiegheremo: prendiamo dunque tre monete (che spesso sono allegate al testo che acquistiamo) e diamo il valore di 2 (yin) a una faccia e 3 (yang) all’altra, dopodiché concentriamoci sul nostro Essere e gettiamole…

Sommando i tre risultati otterremo uno di questi valori: 6, 7, 8 o 9, dove il 7 e l’8 danno linee stabili (ovvero che non mutano) mentre il 6 e il 9 danno linee la cui tensione porta al mutamento (perciò da intere diventano successivamente spezzate e viceversa).

Il valore 6 è yin teso e si rappresenta come una linea spezzata che diventerà poi intera.

Il valore 7 è yang stabile e si rappresenta come una linea intera che resta intera.

Il valore 8 è yin stabile e si rappresenta come una linea spezzata che resta spezzata.

Il valore 9 è yang teso e si rappresenta come una linea intera che diventerà poi spezzata.

Il risultato così ottenuto corrisponde alla prima linea dell’esagramma-risposta, che si costruisce dal basso verso l’alto, come una casa. Perciò segneremo in basso la prima linea ottenuta, mettendo sopra la seconda, e sopra la terza fino al sesto lancio.

Ripetendo quindi l’intera procedura sei volte in tutto verrà fuori l’esagramma completo.

Le linee tese muteranno poi nelle esatte opposte stabili (6 à 7 e 9 à 8), dando luogo ad un altro esagramma. In questo modo, il primo esagramma rappresenterà la situazione presente, che muta in quella del secondo, futura.

Dopo aver consultato l’I Ching la meditazione può aiutarci a comprendere il profondo significato della risposta, mentre la consapevolezza ci aiuterà a seguire i consigli così ottenuti.

Non bisogna scoraggiarsi se inizialmente i responsi ci appariranno di difficile interpretazione, in fin dei conti è un testo cinese che risale al 3000 a.C., ma il simbolismo di cui si avvale è ancora dentro di noi e, rilassandoci e perseverando, anche ciò che inizialmente ci è oscuro all’improvviso, di volta in volta, si disvelerà, facendo dell’I Ching, se non l’amico più caro, senz’altro il più saggio!

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